Covid, stretta per movida, party e matrimoni (ma arrivano le eccezioni)

Stretta sulla movida, sul consumo delle bevande alcoliche, sulle feste e resta confermato lo stop a sagre e fiere.  Arriva con l’ordinanza n. 75 del Presidente della Giunta regionale (SCARICA E LEGGI) che  introduce nuovi limiti stante la diffusione della pandemia di coronavirus e l’aumento dei contagi in Campania. Sul wedding invece dopo le pressioni degli operatori una parziale marcia indietro con l’Ordinanza n.76.
Ecco nel dettaglio di cosa si tratta.
1) Tutti gli esercizi commerciali (bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati) devono cessare dalle 22 la vendita al pubblico con asporto di bevande alcoliche. Resta consentita la somministrazione al banco, nel rispetto del distanziamento. Il consumo di alcol è vieto nelle aree pubbliche e aperte al pubblico, ivi comprese le ville e i parchi comunali, nonché davanti ai baretti della movida.
2) Chi sale sui mezzi pubblici senza mascherina verrà sanzionato e invitato a scendere al mezzo. In caso di rifiuto deve essere disposto il blocco del treno o del bus e richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
3) Dal 1 ottobre feste e ricevimenti sono consentiti nel limite massimo di 20 persone.
Su questo punto però arrivano delle eccezioni con l’Ordinanza n. 76 (SCARICA E LEGGI) che fino al 20 ottobre stabilisce che “Ricevimenti e feste potranno essere svolti anche oltre il limite numerico dei partecipanti previsto dall’Ordinanza n.75 del 29 settembre 2020 (20 partecipanti), a condizione della puntuale osservanza delle prescrizioni del Protocollo Wedding (SCARICA E LEGGI)”. In particolare è  fatto obbligo agli organizzatori degli eventi/ricevimenti e ai gestori dei locali e strutture ricettive destinati allo svolgimento degli stessi è fatto “obbligo di comunicare all’Unità di crisi regionale, all’indirizzo mail: ricevimenti.covid19@regione.campania.it, ogni sette giorni, il calendario degli eventi in programma nella settimana successiva, al fine di consentirne l’inoltro alle Forze dell’Ordine e al competente Dipartimento di prevenzione della ASL per i controlli di rispettiva competenza in ordine alla osservanza delle misure di prevenzione prescritte”.

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