Ovazione dei sindaci campani a Manfredi. “Con voi affronterò le sfide più difficili”

Ovazione dei sindaci campani a Manfredi. “Con voi affronterò le sfide più difficili”

Una serata speciale all’Assemblea di Anci  di Torino per la delegazione della Campania. Incontro ravvicinato con il nuovo presidente di Anci, Gaetano Manfredi, e presentazione, quasi in anteprima, delle politiche di coesione per la rigenerazione urbana.
In una sala Arancione del Lingotto di Torino gremita di sindaci e amministratori, il presidente Manfredi – con accanto il presidente di Anci Campania Carlo Marino  – ha avuto modo di avere un faccia a faccia con quelli che saranno i suoi primi collaboratori e sostenitori: i sindaci della Campania. «E’ grazie a voi che ho iniziato maturare l’idea di poter diventare pressidente della Campania – ha ricordato Manfredi in un applaudito intervento – quando per la prima volta a Genova molto di voi mi hanno detto ‘perché non ci provi?’. Ora vi dico: è una grande emozione e responsabilità poter svolgere questo ruolo nel quale vi assicuro metterò tutto me stesso».
E arriva anche il sostegno di Anci Giovani Campania, Lombardi: «Pronti a lavorare con Manfredi»
Poi la sottolineatura dell’incontro mattutino con il ministro dell’Interno Matteo Pianteedosi al quale ha chiesto di portare a compimento la riforma del Tuel, di lavorare affinché non ci siano tagli ai Comuni, di stabilire un’agenda di priorità con cui sindaci e governo possano misurarsi in maniera serrata. «Senza i Comuni non si governa – ha aggiunto Manfredi -Noi sindaci siamo il fronte più esposto alle sfide della realtà, il primo riferimento per chi vive il malessere sociale e civile, per chi chiede risposte a istanze spesso ignorate. Oggi ci troviamo di fronte a grandi sfide, a priorità che non possiamo più rimandare. Emergenze che richiedono regole chiare, mezzi adeguati e azioni concrete. E per la cui risoluzione abbiamo bisogno di alleanze».
GLI AUGURI DEL PREFETTO DI NAPOLI 

Dopo l’ovazione finale a Manfredi, gli abbracci e le foto di rito, è toccato alla Regione Campania illustrare cosa dovrannmo fare le città per cogliere le sfide dei fondi di coesione. Prima un video messaggio dell’ingegner Sergio Negro, Direttore Generale Autorità di Gestione Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, poi all’architetto Romeo Gentile Direttore generale Governo del Territorio Regione Campania affrontare uno dei temi che sta più a cuore agli amministratori: la spesa dei fondi di coesione. «Le politiche di coesione rappresentano per la Campania uno strumento cruciale per la solidarietà sociale, la rigenerazione urbana, la riduzione delle disparità territoriali tra aree interne e costiere al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile ed equo – ha detto Negro – Nella regione Campania, le città rivestono un ruolo fondamentale come motori di innovazione e crescita,
integrando azioni di riqualificazione urbana con strategie di inclusione sociale e sostenibilità ambientale». Da qui una grande attenzione ai progetti che, ha più volte sostenuto, devono essere «solidi e strutturati» per arruvare a una spesa che sia efficace e celere perché si tratta di sp3endere 581 milioni  in otto priorità e due obiettivi specifici.
«L’impegno programmatico della Regione Campania, anche attraverso i Prius volto a potenziare, attraverso un uso strategico e progetti mirati come quelli per le medie città – ha detto l’architetto Romeo Gentile – Il Programma PRIUS contiene un significativa novità nella modalità di selezione, che ha portato all’ingresso di quattro nuove città: Eboli, Nocera Inferiore, Nola e Torre Annunziata, si aggiungono alle 19 città già destinatarie di uno specifico programma nei due cicli precedenti (Acerra, Afragola, Avellino, Aversa, Battipaglia, Benevento, Casalnuovo di Napoli, Caserta, Casoria, Castellammare di Stabia, Cava de’ Tirreni, Ercolano, Giugliano in Campania, Marano di Napoli, Portici, Pozzuoli, Salerno, Scafati, Torre del Greco), completando dunque il quadro a 23 città campane. L’obiettivo è di trasformare le città in luoghi attrattivi, resilienti e competitivi, capaci di affrontare le sfide moderne attraverso investimenti mirati e l’uso efficiente dei fondi europei. Le politiche di coesione – ha concluso Gentile –  non solo contribuiscono alla rigenerazione fisica degli spazi urbani, a partire dalle periferie, ma anche al rafforzamento delle capacità amministrative e della coesione sociale, creando un impatto positivo e duraturo. Riteniamo che l’occasione fornita dai PRIUS, possa costituire un momento attraverso il quale le città coinvolte consolidino il loro ruolo di città Polo, ossia di riferimento per territori più vasti, ampliando la loro visione ed il loro ruolo strategico urbano».  (foto di Stefano Albamonte)

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  • Thérèse Marie Poulain
    26 Novembre 2024, 3:44

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