Asili nido, piano del MIM da 735 milioni, tutti i Comuni beneficiati. Basta solo aderire alla procedura

Asili nido, piano del MIM da 735 milioni, tutti i Comuni beneficiati. Basta solo aderire alla procedura

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha firmato il decreto per un nuovo Piano Asili Nido da 734,9 milioni di euro.
Il Piano – spiega il Ministero – è in linea con gli obiettivi del PNRR e punta a incrementare i posti degli asili nido al fine di migliorare l’offerta educativa sin dalla prima infanzia e offrire un concreto aiuto alle famiglie.

LEGGI IL DECRETO  –  LE CITTA’ METROPOLITANEI COMUNI INTERESSATI 
Piano Asili nido da 734,9 milioni di euro – Il decreto del MIM, oltre ad accertare e mobilitare le risorse disponibili, definisce i criteri di riparto delle stesse tra i Comuni, tenendo conto dei dati ISTAT relativi all’attuale copertura del servizio nella fascia 0-2 anni, alla popolazione residente e al numero dei bambini nella fascia di età 0-2 anni.
In base ai progetti finanziati con il precedente bando, e tenendo conto dell’incremento complessivo dei prezzi e delle valutazioni della Commissione europea svolte in sede di verifica della milestone europea del PNRR di giugno 2023, è stato definito un costo parametrico applicabile alla realizzazione e costruzione di nuovi asili, nonché alla riconversione di edifici e immobili non già destinati ad asili. Tale costo è stato quantificato in 24.000 euro per ciascun posto in caso di nuova costruzione e in 20.000 in caso di riconversione.
I criteri descritti hanno consentito di individuare un elenco di 1868 Comuni beneficiari e di quantificare l’importo spettante in base al numero minimo di posti da attivare. A questi Comuni sono destinati oltre 572 milioni di euro.

Le 14 città metropolitane, in considerazione dell’estensione territoriale di tali aree, avranno tutte a disposizione una quota di risorse, pari a oltre 89 milioni di euro, per attivare e potenziare gli asili nido, a prescindere dal livello di copertura del servizio già raggiunto per la fascia di età 0-2 anni.

Per l’autorizzazione degli interventi sarà avviata una procedura di adesione per i Comuni inseriti nell’elenco.

In ogni caso, potranno candidarsi anche Comuni più piccoli di quelli individuati, e con una minore popolazione residente nella fascia 0-2 anni, aggregandosi con Comuni limitrofi mediante convenzione, in modo da garantire una gestione congiunta più efficace e sostenibile del servizio. A questi Comuni sono desinati oltre 73 milioni di euro.

Gli enti locali sono chiamati ad attivare, tramite il sistema informativo del Ministero dell’istruzione e del merito, una procedura di adesione nel corso della quale possono richiedere il supporto tecnico operativo di Invitalia per la gestione dell’affidamento dei lavori.
Entro il 31 maggio 2024, l’Unità di missione per il PNRR presso il MIM dovrà completare l’istruttoria e l’autorizzazione degli interventi ammessi a finanziamento. I lavori dovranno essere aggiudicati entro il 31 ottobre 2024.

 Valditara – “Si tratta di un investimento a cui attribuiamo un valore strategico per la qualità del sistema scolastico, e non solo. Il nostro obiettivo è ampliare un servizio fondamentale per ridurre le disparità dei punti di partenza, venendo incontro nel contempo alle esigenze delle famiglie e in particolare delle donne, a cui offriamo uno strumento in più per la conciliazione tra lavoro e maternità” – ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
“Come con il precedente Piano” – ha aggiunto il Ministro – “contiamo di raggiungere il massimo risultato anche grazie alla semplificazione di norme e procedure, accompagnata da un costante supporto alle amministrazioni coinvolte, presupposti decisivi per riuscire a cogliere le opportunità del PNRR”.
I 734,9 milioni di euro di questo nuovo Piano – ha spiegato il Ministro Valditara – “derivano in parte da economie del precedente Piano varato lo scorso anno e, in misura altrettanto rilevante, da fondi ulteriori recuperati nel bilancio dello stesso Ministero. Uno sforzo notevole per incrementare i nuovi posti già realizzati e per raggiungere il target europeo del PNRR” sottolinea il MIM.

 

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