Criticità sulle acquisizioni deelle smart CIG, Anci scrive al presidente Anac. La risposta di Busia

Criticità sulle acquisizioni deelle smart CIG,  Anci scrive al presidente Anac. La risposta di Busia

Anci scrive al presidente di Anac, Giuseppe Busia, sulle criticità segnalate dai Comuni sulla vicenda delle Smart CIG.  «I Comuni – scrive la Segretaria Nazionale, Veronica Nicotra – soprattutto quelli di minore dimensione demografica, in relazione alla complessità degli adempimenti richiesti per l’acquisizione dei CIG e al mancato o non perfetto funzionamento del sistema di interoperabilità tra alcune piattaforme e ANAC», sollevano non poche preoccupazioni. (LEGGI LA LETTERA ANCI)
In particolare, Anci segnala le seguenti quattro problematiche:
a) Affidamenti diretti di valore inferiore ad € 5.000: l’art. 1, co. 450 della legge 296 del 2006 aveva esentato gli affidamenti diretti inferiori al citato valore dall’utilizzo di piattaforme mentre l’art. 25 del d.lgs 36/2023, c.d. nuovo Codice Appalti, prescrive l’utilizzo di una piattaforma telematica per svolgere le procedure di affidamento al 1° gennaio 2024. Considerato tuttavia che il Cig, entro il suddetto importo, serve ai soli fini di tracciabilità, è a nostro avviso possibile intervenire per preservare le succitate semplificazioni, almeno in questa prima fase di applicazione, ripristinando la funzionalità dello smart Cig;
b) Tempi di attesa troppo lunghi per l’acquisizione del Cig sia tramite piattaforme che tramite Mepa: ci segnalano tempi di attesa fino a 5 giorni per il rilascio di un CIG: ciò blocca di fatto il lavoro delle stazioni appaltanti anche per interventi urgenti. Il rilascio del Cig non può che essere immediato;
c) Iscrizione piattaforme regionali sussidiarie: nei territori in cui non ci sono piattaforme regionali attive i Comuni si stanno iscrivendo a quelle di altre Regioni, ma in alcuni casi vi sono tempistiche troppo lunghe per accedere all’operatività del sistema, incoerenti con il nuovo quadro sulla digitalizzazione;
d) Accesso tramite Spid: impedisce la collegialità del lavoro degli uffici, creando gravi problemi organizzativi soprattutto all’interno degli enti di minori dimensioni demografiche.
La Segretaria Nicotra chiede a Busia un intervento risolutore perché, se non risolte, rischiano di precludere il rispetto dell’immediatezza dell’azione amministrativa degli affidamenti anche per acquisti di beni e servizi di modico valore.

LA RISPOSTA DI ANAC – Affidata a un lungo comunicato in cui vengono Indicazioni di carattere transitorio sull’applicazione delledisposizioni del codice dei contratti pubblici in materia di
digitalizzazione degli affidamenti di importo inferiore a 5.000 euro. (LEGGI LA LETTERA ANAC) 

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