Il Presidente nazionale di Anci, Antonio Decaro ha inviato una lettera ai parlamentari che dovranno convertire in legge il decreto n.,7 del 29 gennaio 2024 e chiede a loro di rimuovere l’anacronistico limite dei due mandati che resta ancora per i sindaci di Comuni con più di 15 mila abitanti

«Carissimo/a

in vista della discussione sulla conversione in legge del decreto n. 7 del 29 gennaio 2024, mi rivolgo a te come parlamentare della Repubblica a nome di tutti i sindaci d’Italia, anche sulla base di una risoluzione, approvata all’unanimità dal Consiglio nazionale dell’ANCI, già nel 2021.
Nel cancellare ogni limite di mandato per i sindaci di Comuni fino a cinquemila abitanti e portare a tre il limite per quelli fino a 15mila abitanti, il decreto emanato dal governo ha recepito una richiesta portata avanti, per molti anni, dai sindaci italiani di ogni parte politica e ha sanato almeno in parte quello che secondo noi è un autentico vulnus democratico.

Con questa norma, si riconosce finalmente che solo il cittadino elettore ha il diritto di decidere se confermare o meno il proprio sindaco, secondo lo spirito più autentico del sistema dell’elezione diretta.
Questo spirito però rimarrà gravemente compromesso finché non sarà valido per tutti. Per questo noi siamo convinti che il Parlamento debba completare il percorso di progressiva estensione dei mandati che ha già intrapreso.
A questo punto, appare ingiusto, incomprensibile e illogico che rimanga una disparità di trattamento a danno degli altri sindaci, quelli dei Comuni oltre i 15mila abitanti. Il limite dei due mandati, già discutibile prima, diventa ora una vera e propria discriminazione per soli 730 sui 7896 Comuni italiani.

Diventa, inoltre, evidentemente infondato l’argomento secondo il quale il limite dei mandati servirebbe a evitare rendite di posizione e rischi di clientelismo, garantendo una par condicio tra i candidati e la libertà di voto degli elettori alle elezioni successive. Infatti, una volta eliminato il limite dei mandati nei centri più piccoli – dove è maggiore la prossimità tra l’eletto e la sua comunità – non si può sostenere che nelle grandi città si possa creare una relazione pericolosa con milioni di cittadini, al punto tale da inficiare la trasparenza della competizione elettorale e quindi pregiudicare la stessa democrazia.
Per questo, ti invito a valutare positivamente ogni proposta che in sede di discussione parlamentare voglia completare il percorso avviato dal decreto, rimuovendo l’anacronistico limite dei due mandati e restituendo ai cittadini elettori un diritto fondamentale che non può più essere negato».
Antonio Decaro

L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DI ANCI CAMPANIA, CARLO MARINO