E’ stato un intenso momento di confronto istituzionale e di formazione quello che ha visto la presenza di Roberto Fico, già presidente della Camera dei Deputati, alla prima  sessione di gennaio del progetto formativo Cives 2.0 di Anci Campania. Un incontro con quaranta giovani amministratori che si è dipanato per quasi due ore, ricco di spunti e di ispirazioni per un parterre sempre attento e concentrato.
Il presidente Fico ha raccontato il suo percorso politico, originale e forse unico, che da semplice attivista del Movimento 5 Stelle si è evoluto negli anni in un ruolo di leadership istituzionale, riflettendo la dinamica di un movimento politico caratterizzato dalla partecipazione diretta dei cittadini. Nel marzo 2018, Fico è stato eletto Presidente della Camera dei Deputati, diventando uno dei principali rappresentanti del potere legislativo italiano, la terza carica dello Stato.
In questo ruolo, ha presieduto le sedute parlamentari, garantendo il regolare svolgimento dei lavori legislativi, rappresentando l’istituzione a livello nazionale e internazionale e vivendo alcuni dei momenti più cruciali della nostra vita istituzionale come la crisi Ucraina, e soprattutto l’emergenza Covid.

Importante appuntamento formativo: la presenza dell’ex presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, a Cives

Un «racconto» centrato soprattutto sul ruolo che i Comuni hanno nella vita pubblica e sui valori alla base dell’attività politica. «In politica l’etica è tutto, è la cosa fondamentale», ha scandito Fico. «L’etica  – ha aggiunto – riveste un ruolo fondamentale nelle funzioni di un amministratore politico, soprattutto giovane, poiché guida il comportamento e le decisioni di coloro che detengono cariche pubbliche. Il ruolo dell’etica nell’amministrazione politica include, a mio parere, diversi aspetti chiave: responsabilità nei confronti dei cittadini, integrità e trasparenza, partecipazione democratica».
Su questo punto Fico ha insistito a lungo, considerandolo uno degli aspetti più significativi della vita istituzionale e ritenendo i «Comuni sono il centro democratico del Paese» perché, ha aggiunto l’ex numero uno di Montecitorio, «sono in contatto diretto con le comunità locali, possono rispondere meglio alle esigenze e alle sfide specifiche di una determinata area. Gli enti locali possono facilitare la partecipazione attiva dei cittadini nel processo decisionale e svolgere un ruolo cruciale nella promozione della coesione sociale ed economica».

Temi che sono ritornati nel corso del lungo faccia a faccia, botta e risposta, con gli amministratori under 35 del progetto Cives 2.0. Fico non si sottratto alle domande, anche quelle più scomode, ha risposto su tutto (i rapporti con Luigi Di Maio, il nodo dei due mandati e del finanziamento dei partiti), traducendo il suo pensiero con punte di novità istituziionali come quando si è detto favorevole al ritorno delle preferenze e che molte cose approvate nel passato, come ad esempio, il taglio dei parlamentari, oggi andrebbero ulteriormente approfondite, ricalibrate e legate al progetto di riforma della legge elettorale.